FORMAZIONE GRUPPI E TEMA DELL'ANNO

Dopo Roma a_venire, Urban Voids, Urban Green Line Tevere Cavo, la cattedra del prof. Antonino Saggio alla Facoltà di Architettura della Università di Roma "Sapienza" ha sviluppato a partire dal 2016 molte decine di progetti per i territori apparentemente perduti nella estrema periferia di Roma, a nord e sud dell'ultimo tratto urbano della via Prenestina, nel 7º e 8º Municipio. Sono territori "non perduti" (UnLost) che devono essere ridati alla vita della città e dei suoi abitanti con azioni che fanno leva su nuove idee e su nuove energie. Epicentro è il MAAM (Museo dell'Altro e dell’Altrove di Metropoliz) che rappresenta un esperimento riuscito del rapporto tra arte e riscatto sociale. Alcuni enzimi si irradiano dal MAAM alle tante aree abbandonate e derelitte di questo settore urbano, in particolare nel quartiere di Tor Sapienza, ma anche a sud della Predestina bis. Circa 50 vuoti urbani, mappati e ed esplorati in sempre maggior dettaglio, formano il campo di azione di UNLost Territories.

Le proposte progettuali (vedi la Mappa google goo.gl/znt2L6 - che li localizza, e il Blog - unlostterritories.blogspot.it/ - che ne permette l'esame), si radicano alle necessità specifiche dell'ambiente urbano, ma allo stesso tempo propongono morfologie e programmi innovativi, spesso elaborati in rapporto con associazioni, enti e cittadini che sono stati interlocutori attivi del processo propositivo. UnLost Territories si relaziona con una infrastruttura di nuova generazione: la UnLost Line. Si tratta di un doppio anello infrastrutturale ed ecologico che intende ricucire le tre grandi aree verdi a scala urbana presenti all'interno del territorio ad est di Roma: il Parco dell'Aniene, il Parco della Mistica ed il Parco di Centocelle. Inoltre vuole connettere il brano di città a ridosso della via Tiburtina con quello a sud, della via Casilina, per costituire allo stesso tempo un raccordo tra la linea della Metro B e la linea della Metro C e la Ferrovia urbana FL2. Il suo sviluppo è costituito da 17 tratti di strade (di cui molte esistenti) a ciascuna delle quali sono associate proposte progettuali specifiche che ne valorizzano sia localmente sia globalmente l'impatto. "In questa fase storica dobbiamo limitare al massimo il consumo di suolo agricolo, ma non possiamo bloccare lo sviluppo! Dobbiamo soltanto invertirne la direzione. E siccome non c’è sviluppo senza infrastrutture, dobbiamo creare infrastrutture di nuova generazione, infrastrutture rivolte appunto al recupero, alla densificazione e alla riqualificazione della città esistente." (A. Saggio, "L'Architetto", aprile 2014).


Concept Installazione/spazio
L'idea della installazione/spazio si muove come un elemento "Micro" che intende attivare operazioni di rilancio intelligente delle sponde dell'Aniene. Ma ha anche un livello "macro" di tipo infrastrutturale. Può quindisensibilizzare alla necessità di far nascere Aniene Flow quale elemento indispensabile per il rilancio sociale ed economico di tutti i vuoti urbani lungo l'Aniene. e sulla stessa valorizzazione dell'Aniene in base ai cinque principi già espressi

Che azioni si possono pensare? Come l'installazione/spazio puè essere un primo passo in tal senso?

L'idea è che  l'opera si proponga come una mini architettura significativa e ipoteticamente realizzabile. L'installazione può avere già una sua micro funzionalità o essere un segnale per il rilancio del fiume.

Naturalmente l'installazione prevede un mix che ciascuno di voi troverà tra una componente "estetica" (sullo sguardo critico alle periferia), una componente di uso pratico e una ipotesi in cui l'Information Technology possa rappresentare un elemento di significatività.






Fonti:

-Antonino Saggio - Formazione Gruppi, Istallazione Manifesto





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