DA ALEXANDER KLEIN A UNSTUDIO

Si è parlato dell'importanza dei modelli, degli spreadsheet e del database.
Il modello dipende dal tipo di convenzione adottata e quindi da essa dipende il modo in cui è organizzato il lavoro.
Lo spreadsheet ci ha portato davanti ad un modello interdinamico, un modello a cascata che dipendeva da parametri.
Con il database abbiamo un lavoro organizzato per Fields&Records.

MODELLO OGGETTIVO

Verso gli anni '20 vi era un tipo di progettazione legata all'esigenze residenziali, la risposta progettuale era unica legata al concettto della tipologia ( ospedali, residenze, municipi, scuole...).
Si definisce così un modello Oggettivo, legato ai bisogni oggettivi a cui trovo soluzioni oggettive, un modello quasi programmatico.

Alexander Klein propone modelli residenziali che si basano sul tipo di percorso da fare, ottimizzando così gli spazi.
Altri modelli simili:
  • manuale dell'architetto
  • diagramma a blocchi

MODELLO PRESTAZIONALE


Con Christopher Alexander si passa al modello prestazionale, un'evoluzione del precedente.
Egli propone un modello diverso che si discosta da quello ad albero, come per la città è impossibile progettare per zone, si cerca di integrare in questo nuovo sistema le variabili, che sono ciò che caratterizza la realtà.
Quindi si passa da un modello oggettivo ad uno prestazionale.


Chiamasi struttura a semilattice, dove il numero di relazioni è maggiore rispetto al precedente, ci sono più interazioni.

MODELLO STRUTTURALISTA

Il terzo modello nasce da un ambito completamente opposto al nostro.
Levi Strauss, antropologo e filosofo, è stato il teorico dello strutturalismo che definisce le strutture parentali in Sud Africa. Ogni famiglia ha delle componenti ripetute (madre, figlia, padre..) e da qui trova che ci siano dei comportamenti ripetuti rispetto alle figure famigliari.
Dall'antropologia si passa così alla filosofia e vengono definite le scelte in due modi, da una parte vi sono le scelte fisse, dall'altra delle scelte più libere.

Così si arriva  alle strutture fisse e a delle sottostrutture arbitrarie.
Habraken applica questi concetti all'architettura e nasce così l'idea di open building, dove vi è una struttura fissa che permette un certo grado di elasticità e poi vi sono delle unità che godono di un certo grado di libertà.
Il modello generato potrebbe definirsi decisionale.
La struttura fissa, non coincide con la parte strutturale dell'edificio, ma bensì è concettuale, si riferisce alla struttura distributiva nell'insieme, poi c'è l'unità singola.

Come nei progetti di Elemental in cui le abitazioni avevano un certo grado di libertà essendo implementabili dai residenti stessi.
MODELLO DIAGRAMMATICO

Si sostituisci ai modelli decisionali, programmatici e prestazionali quello diagrammatico.

Si lega molto a quanto detto nell'incipit, ovvero al modello, allo spreadsheet, al database.
Come ci si arriva al modello diagrammatico? Di base non è uno schizzo, ma come detto prima è un modello, in questo caso delle informazioni, un modello dinamico, è un processo che prevede un certo grado d'interconnesione tra le parti.
Quindi il grande passo è dinamico.

UN Studio produce esempi di questo tipo, nella lezione si è parlato della sede della Mercedesa Benz.

Si ritorna al tema della figuratività e dell'astrazione affrontato nella lezione sul Bauhaus, dove gli elementi figurativi diventano astratti.

Il centro dell'edificio è il core, è completamente svuotato e diventa un affaccio e un lucernario per l'interno, lungo il suo perimetro ci sono i pieni .

La componente informatica è decisiva per la realizzazione e progettazione della mercedes benz, l'idea si potrebbe dire che riprende il concetto di booleana, anche se di base la volontà era quella di rompere questo rapporto univoco tra forma e funzione, realizzando un edificio che viene pensato in questo modo proprio perchè le caratteristiche alla base di un edificio siano fortemente relazionate tra loro.

Quindi lo strumento informatico permette la realizzazione di quest'edificio e in tal senso si parla di reificare, il materializzarsi di un concetto scientifico.


SULLA CITTA' (COMPLESSITA' VS LINEARITA')

Se n'è parlato riguardo il processo lineare if-then, quando in realtà è stato spiegato approfonditamente come un modello dinamico della città sia più interessante. 



Fonti:














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