ALLA BASE DEL BIM, MODELLI GERARCHICI

Dai modelli si arriva al BIM "Building Information Modelling", qui le informazioni definiscono l'edificio in ogni sua fase e aspetto.
Così viene generato un modello che tiene insieme tutte le informazioni sull'edificio (gestione, materiali, proprietà).

I software che si occupa del sistema BIM sono:
  • SKETCH UP
  • REVIT, dell'Autodesk, provvisto di un plug-in Dynamo che, un po' come Grasshopper, è la componente parametrica del programma.
  • CATIA, originariamente noto per la progettazione aeronautica e automobilistica, un software molto sofisticato e famoso soprattutto per il fatto che è stato utilizzato da Gehry.
  • ARCHICAD, molto famoso, dall'estrema duttilità e facilità d'uso, è uno dei primissimi programmi ad essere pensato per il mondo BIM. Al suo interno c'è tutto un database di componenti varie che possono essere utilizzate.
  • EARLY MAC
  • BENTLY
  • RHINO & GRASSHOPPER, l'integrazione BIM avviene tramite un plug-in (Visualarq)
Come anticipato ci sono alcuni software che prevedono all'interno un database, in alcuni casi di oggetti.

Ma andiamo per ordine..
I software di modellazione 3d permettono di creare dei volumi, detti primitivi, che possono poi essere ripetuti e modificati, questi si chiamano istance (ricorrenze).
Ogni volume viene descritto e così ogni faccia del volume. 



L'istance è un oggetto ripetuto che permette con un grado di flessibilità molto basso, alcune trasformazioni, essere ruotato, scalato,allungato...tutto questo mantendo il ricordo del suo primitivo.
Da notare che ogni istance, come per il primitivo, è un entità nominabile e localizzata.
Questo di base definisce il legame tra un primitivo e le sue istance.

Questo modo di modellare è sicuramente più veloce, in quanto ho un gruppo, un primtivo da ripetere facilmente modificabili.
Successivamente posso cambiargli il colore, mapparli con texture differenti.
Ma il salto logico che si fa in questo caso è che, essendo le istance dipendenti del primitivo, posso modificare direttamente il primitivo per avere delle trasformazioni a cascata sulle istance. Chiamasi processo di istancetion.
Ora mettiamoci nella posizione di dover, invece, addizionare, unire due volumi diversi tra loro, due primitivi.

Questo porterà a nuove istance. Ovviamente possono essere unite molteplici primitivi tra loro.

Si può capire bene come questo modello primitivo-istance sia un modello gerarchico simile al foglio elettronico, ovvero un modello legato al what if.

Da qui si possono fare altri passi in avanti.
In primis si riconduce all'oggetto un simbolo che lo rappresenta.

Si può poi costruire un database, dove i volumi entrano all'interno dei database diventando records.
Questi dati poi possono rientrare all'interno dei fields rispetto ai vari aspetti che li caratterizzano.
Diventano così dei fatti numerici legati fortemmente ai fatti geometrici. 

Quindi vi è un sistema circolare dinamico, le cui parti sono fortemente legate tra loro, interconnesse, dove al variare di una delle componenti cambia tutto il risultato finale.

Adesso questi sono elementi che vengono creati, condivisi e scaricati per poi essere utilizzati. Questo sostanzialmente è un database di dati tridimensionali, scaricabili anche come plug in.
E' evidentemente un sistema efficiente, veloce, fortemente dinamico, intelligente e interattivo.


Fonti:






















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