MATERIA CHE VIBRA

Materia che vibra è uno spazio d'interazione tra costruito e natura, natura e uomo, uomo e costruzione, ma anche luogo d'interazione digitale.

"La materia vibra perchè l'aria si muove, il fiume scorre lungo il suo corso e si creano così dei campi sonori unici che danno nuova vita al luogo."

L'area selezionata per l'intervento è Aniene Flow 6, scelta che dipende da un alcuni spunti che sembravano essere molto interessanti quali l'infrastruttura della centrale idrica, la natura che viene marginalizzata come limite del fiume, il percorso ciclopedonale, per non parlare della vicinanza con le metropolitane Conca d'Oro e Libia.




Individuazione Area

Aniene Flow 6


All'interno dell'area considerata, malgrado ci sia una forte presenza naturale, vi sono elementi divisori che non permettono a questo verde di essere fruito nella sua interezza, soprattutto lungo il corso dell'Aniene che diventa un elemento difficilmente percettibile. 

Si presenta così la CRISI della divisione:

CONCEPT-Premessa

L'idea è quella di creare un percorso che renda più fruibile questa curva verde come parco verde lineare.
Il concept propone tre tipi di percorsi percettivi/sensoriali che danno un certo grado d'interattività alla zona.
Si parla di percorsi perchè la criticità dell'area è quella legata alle divisioni in tante microaree, sconnesse tra loro, ma anche con la natura.

Come detto nella lettura di Takis Zenetos, l'interattività può essere di tre tipi:
"
    • Prescrittivo, ovvero un luogo dove l'esperienza è già stata definita
    • Reattivo, un ambiente che si comporta in base al suo contesto, ma non rispetto agli individui
    • Interattivo, quando la persona può modificare lo spazio"

L'idea alla base parte dal concept di partenza (Concept)
  • da una parte vi è la volontà di ricollegare la natura al luogo urbano, creando oggetti, percorsi, istallazioni dedicate all'interazione fisica
  • dall'altra parte si cerca di rendere il tutto ultrasensoriale, quindi si parla d'interazione digitale

Inoltre, il tutto viene pensato anche in funzione dell'autoritratto prodotto, quindi si lega sia al concetto di collegamento fra le varie parti della città, ma anche graficamente vuole ricordare l'idea di vettori come creatori di un'immagine d'insieme.


Autoritratto Vettoriale


Si nota come già esistano dei percorsi spontanei all'interno dell'area verde, che possono essere sfruttati per creare un collegamento fra le parti dell'area considerata.


CONCEPT-Percorsi

Quindi, ritornando ai tre percorsi, questi vengono definiti in tre modi differenti:
  • Spazio Lineare / Interattivo / Immateriale
  • Spazio Superficiale / Interattività Prescrittiva /  Semiconcreto
  • Spazio Tridimensionale / Reattivo & Interattivo / Fisico

1) Il primo percorso e definito da linee immateriali, o meglio laser,  che al passaggio delle persone producessero dei suoni creando interazione tra uomo e spazio immateriale.
L'idea era quella di creare uno spazio che producesse dei suoni rispetto ai movimenti che si creavano, quindi si è pensato a qualcosa di simile al Theremin   (doodle), arrivando a immaginare uno Spazio-Arpa.

Concept:

Render:
SIMULAZIONE ARDUINO
(Si consiglia di abbassare il volume degli altoparlanti. La simulazione parte quando si preme play su simula. Il suono cambia muovendo un cerchio che compare dopo aver selezionato il sensore a ultrasuoni)


2)Il secondo è il percorso superficiale, quindi,  si pensa ad un piano che ricopra il percorso stesso.
Questo viene attraversato da linee che al movimento dei passanti vengono allontanate rispetto alla loro posizione spostandosi come se fossero acqua, ricordando così il fiume dell'Aniene.
Così al vettore si oppone il punto che interagisce con esso creando questo percorso dinamico.
Si pensa così ad una pavimentazione che s'illumina al passaggio delle persone creando, così, immagini nuove che variano in funzione della densità e della posizione delle persone stesse.


Concept:

Render:
SVILUPPO GRASSHOPPER



3)Il terzo viene pensato come un camminamento dove si presentano oggetti che producono suoni quando vengono attraversati dal vento o toccanti dai passanti. Inoltre viene configurato come un sistema di linee che incrociandosi definiscono il camminamento stesso, come nel caso dell'autoritratto vettoriale.

Questi elementi che riproducono dei suoni vengono immaginati come dei tubolari per due motivi principalmente:
  •  per il loro particolare utilizzo in strumenti musicali come l'organo
  • perchè, se percossi, producono rumori molto forti


Concept:


CONCLUSIONI





Il progetto è stato pensato in funzione di una pluralità di aspetti;
  • SICUREZZA (nel percorso superficiale i pallini segnano dove sono le persone, mentre nel percorso lineare lo fanno i suoni)
  • COLLEGAMENTO tra le aree
  • RIVITALIZZARE le aree abbandonate o semiabbandonate
  • creare senso di COLLETTIVITA' che porti le persone ad avere più cura di ciò che li circonda
Concludendo si voleva precisare che il tutto era stato pensato anche in funzione delle letture affrontate.
Da  Takis Zenetos si sono voluti collegare alcuni suggerimenti;
  • "lo spazio definito da un sistema di sezioni urbane incrociate tra loro" (Multitasking). Il percorso infatti, oltre ad essere un momento di passaggio da un luogo ad un altro è anche un luogo in cui fermarsi, rallentare, apprezzare la natura e giocarci
  • Zenetos parla anche di luoghi, architetture, che variano nel tempo e che permettono,così, differenti funzioni da quelle previste in partenza. 
  • Il concetto regina del nostro concept "NATURA come sfondo, attivo e partecipe, delle attività umane"
  • Infine, i Monumenti Istantanei, luoghi digitali conservati nei musie-database. Da qui l'idea di un architettura immateriale.















Illustrazioni:













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