RIVOLUZIONE INDUSTRIALE (1700)

L'immediatezza con la quale la rivoluzione industriale ha preso piede ha creato un salto di paradigma che ha generato una crisi nel nuovo sistema formatosi. 
Da una parte vi era l'evoluzione tecnologica che stava portando alla trasformazione dei luoghi, e dall'altra il pensiero comune cominciò a cambiare, tutto ciò porto ad nuovo modo di progettare le città e le architetture segnando così un cambiamento decisivo.

Tra i primi architetti è importante ricordare Ledoux, Boullè e Durand che proposero architetture spettacolari realizzabili grazie alle nuove tecnologie.




Iniziarono a nascere numerosi politecnici, insieme a rilevanti strutture ingegneristiche (ponti, hanger, stazioni...), facendosi così sempre più presente la nuova figura dell'ingegnere.


In questo contesto il grande incendio di Chicago segnò un fatto decisivo che ridefinì la città nelle sue parti tramite nuovi interventi; nacquero, così, nuove strutture realizzate in acciaio che permette agli edifici di elevarsi notevolmente.
Nervature chiodate, sistemi modulari, sistemi di elevazione tecnologici, casa modulare realizzata con elementi prefabbricati.
Nuovi modi di concepire l'architettura vengono a definirsi con Alder & Sullivan; la forma segue la funzione, l'architettura non deve perdere valore estetico, ma vi è un richiamo costante al tema dell'organico, non a caso Sullivan sarà l'insegnante di Wright.



Nasce anche il movimento delle
Arts & Crafts, volto a migliorare la vita quotidiana del cittadino comune tramite l'arte e l'artigianato, anche se poi si rivelerà essere da questo punto di vista un fallimento.


Al movimento, come detto, si associano artisti e artigiani, tra questi i pittori preraffaelliti, un importante personaggio è William Morris.

L'architettura dell'800 è risaputo, non vi era un vero e proprio stile tipico, ma vi erano continui rimandi al passato, fino a quando non arrivarono il movimento secessionista in Austria, il liberty in Inghilterra, l'Art Noveau in Francia, che portarono pian piano a un nuovo scenaario.

Il mondo dinamico della macchina fotografica condurrà gli artisti a percorrere un tipo differente di arte; nasceranno i pittori Impressionisti che saranno uno dei più importanti esempi di rivoluzione artistica, in primis vi è Cezanne atipico per il periodo storico, fino ad arrivare a Picasso attratto dal mondo dinamico tanto da portargli a definire un nuovo concetto di arte, non più riferita unicamente alle tre dimensioni, ma introduce la variabile tempo. 
In un certo senso ciò si può concepire come un salto di paradigma, dall'era agricola a quella industriale.





Fonti:
 










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