IL RUOLO DELL'INFORMAZIONE, SOGGETTIVITA' E OGGETTIVITA'


Come nel caso del premio Nobel per la fisica Giorgio Parisi, l'informazione non è fine a se stessa. Le ricerche di Parisi sul vetro di spin hanno portato a risultati interessanti i cui campi di applicazione possono essere molteplici, tant'è che la ricerca è stata, poi, utilizzata per le reti neurali. 
Questo per dire che le ricerche non sono relegabili nel proprio ambito culturale, ma possono diventare spunto per altre questioni.

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                                                               | _______ (Modello Elastico)

Agli inizi degli anni '80 anche il sociologo Alvin Toffler parla d'informazione scrivendo il libro "La Terza Ondata".
Si definiscono inizialmente le prime fasi per poi arrivare a quell'informatica:
  1. Fase Agricola
  2. Fase Industriale
  3. Fase Informatica

A sostegno della sua tesi definisce delle prove:
  • L'informazione è il nuovo bene di produzione e tende a riflettersi verso l'esterno (potere informatico).
  • Ci si domanda su chi siano i veri ricchi in ogni fase, ricordandoci che sulla base del possesso si costruisce la classe sociale:  
                -Durante il feudalesimo il più ricco è chi possiede le terre.
                 Si riflette così il MODELLO AGRICOLO della città. 

                -Durante l'epoca industriale chi possiede il potere sono 
                 coloro detengono i MEZZI INDUSTRIALI della 
                 PRODUZIONE.
                  Abbiamo così il MODELLO INDUSTRIALE della città.

                -Oggi i grandi ricchi sono i produttori di software, chi 
                  offre servizi d'informazione, poi i produttori industriali.
                  Qui vi è il MODELLO INFORMATICO della città.

  • Cercando di andare più in fondo, ci si domanda sull'attualità dell'agricoltura e dell'industria come mezzi di produzione. Nella figura in basso si spiega come cambia un semplice prodotto come la mela rispetto alla storia, ovvero, da cosa dipende la produzione di quel determinato bene.



C'è da dire che un bene non può dipendere unicamente da un'unica caratteristica, ma deve sempre rifarsi a tutti gli ambiti che lo interessano.
  • La Prova Regina del discorso di Toffler è che, malgrado ciò non sia evidente, l'informazione è parte integrante della quotidianità. Lo si può notare nelle piccole cose come l'acquisto di oggetti che viene automaticamente associato ad un compratore-utente. Vengono definite così le preferenze dell'utente durante l'acquisto e nel sistema informatico viene tutto catalogato.
         Così facendo si passa da una produzione oggettiva ad una più personaliozzata e, quindi, più 
         soggettiva.


Parlando d'informazione e di catalogazione, è impossibile non parlare di Google, il più famoso ed utilizzato motore di ricerca.

Per le sue enormi capacità viene paragonato a Dio;
    - Onniscente, per la vastità d'informazioni in suo possesso
    - Onnipresente, basti pensare al semplice Assistente Google
    - Onnipotente, per la velocità tramite la quale lavora
    - Infinito, perchè in costante crescita
    - Dio ci ascolta
    - Dio ricorda tutto
    - Dio vede tutto
    - Dio è gratis
    ....


Ritornando all'immagine della mela da notare è il punto interrogativo posto nella Fase Informatica, effettivamente la domanda sembrerebbe spontanea;

Quando finirà la Terza Fase (Fase Informatica)?
Ci sarà una Quarta Fase, è già iniziata?

Probabilmente la Quarta Fase è già iniziata, basti pensare al problema dell'inquinamento che, malgrado il lockdown e, quindi, le varie realtà a distanza, è ancora ingovernabile, e ciò porta a chiedersi la validità di questo sistema informatico di fronte a problemi come questo.
Ci sarà qualche cambiamento che porterà per necessità ad un nuovo modello di città, che non può riprodurre le caratteristiche di uno passato per le radicate abitudini che tutti abbiamo.

Parlando ancora dell'immminente Quarta Fase ad oggi si sta percorrendo la via del green come unica soluzione per le nuove città. La necessità di un modello di città differente nasce soprattutto da un problema, che è ovviamente quello climatico.
Come ci è stato più volte detto e raramente ascoltato, se è vero che la storia ci insegna, forse, basterebbe capire meglio come funziona il nostro mondo, oggi e nel passato. Questo perchè, malgrado, il fascino del cambiamento insito nella tecnologia, ci sono già soluzioni affidabili alle quali attingere e migliorare dove possibile.

Mi viene da pensare ad un oggetto che oggi è presente in quasi tutte le case: il condizionatore.
In passato e, soprattutto in Oriente sono state adottate delle soluzioni al problema termico probabilmente in maniera più interessante, anche a livello estetico oltre che funzionale.
Un esempio potrebbero essere le torri del vento.  

"Una soluzione "naturale" per il problema della climatizzazione degli ambienti in climi torridi come quello che dominava vaste aree dell'antica Persia, ed in epoche in cui non esisteva l'energia elettrica e quindi non erano ancora stati inventati gli scambiatori di calore funzionanti ad elettricità.

Funzionano asportando aria calda dall'interno dell'edificio durante il giorno, e immettendo aria fresca dall'esterno durante la notte. L'uso di vasche d'acqua sotterranee contribuisce ad umidificare e raffreddare ulteriormente l'aria.

Per funzionare sfruttano l'energia del vento o del sole. Generalmente il flusso d'aria si muove a causa della differenza di pressione tra la zona della torre dove soffia il vento e la zona sottovento. In assenza di vento, la corrente è determinata dall'aria calda che si trova a ridosso della parete sud della torre, e che scaldata
dal sole tende a salire."

(Wikipedia)


Ad oggi sistemi come questo ritornano ad essere maggiormente richiesti e, quindi, anche realizzati.

Qatar, University in Doha, Mario Cucinella


Interessante è notare queste due realtà in contrasto, la piccola dimensione che sfrutta positivamente la natura, e la grande realtà che s'impone sullo sfondo, una realtà fatta di sovrastrutture.

Sembra quasi che con il tempo si stia cercando di equilibrare le variabili industriali, agricole e informatiche cercando un giusto punto d'incontro per la nuova società, ma anche per la nuova città, dove l'informazione ha un ruolo fondamentale nel definire le sorti del futuro.



Fonti:


Illustrazioni:














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