EVOLUZIONE DEL COMPUTER

Qual'è la scena nativa di ognuno di noi?

Per Garibaldi si presentava una realtà in cui esisteva il telegrafo
Per Terragni il cinema era già una realtà
Per Maiorana vi era la radio
Per Steve Jobs esisteva la televisione
Per Birke Ingels il computer è il nuovo strumento

Per la nostra generazione, in gergo i "Millenials" la scena nativa è il cellulare. Siamo cresciuti mentre loro stessi si evolvevano e diventavano Samrtphone; il computer era uno strumento ancora nuovo per quasi tutti, ve ne era uno per famiglia e non era definito come Personal Computer essendo un condiviso; abbiamo visto anche il cambiamento della televisione, da tubo catodico a televisioni al plasma, poi lcd, cambia anche la risoluzione e si passa da schermi piccoli a grandi televisioni con alta risoluzione. 

Siamo una generazione di transizione, che ha visto cosa non c'era ed ha imparato a stare al passo con il cambiamento.
La nuova generazione è inserita già in questa nuova realtà tecnologicamente avanzata e ampliamente digitalizzata dove l'innovazione è data per scontato.

La scena nativa oggi cambia anche in base al contesto in cui si vive, è una questione, quindi, di localizzazione, ma anche cultura e tradizione.
L'Estonia è uno di quei paesi che mi ha sempre affascinato, definita la Silicon Valley europea ha investito così tanto nella digitalizzazione che oggi la tecnologia, l'informatica e la robotica sono temi che definiscono la quotidianeità dei cittadini, dei bambini e degli adulti, ma anche di cittadini esteri.



L'investitore privato insieme al pubblico hanno da sempre collaborato per ridefinire il proprio stato al punto tale da migliorarlo tramite l'innovazione tecnologica, che ha portato, non solo in termini economici, ma anche rispetto allo stile di vita del comune cittadino, un cambiamento decisivo, migliorativo.
In Estonia il bambino sin dalla nascita viene portato a conoscere l'ambiente informatico, creando, così, nel tempo una base conoscitiva culturale nella popolazione senza precedenti.

Nella mia breve esperienza all'estero ho notato molti aspetti affascinanti di questo paese, ma per semplicità ne descrivo solamente uno, che è anche quello che mi ha emozionato particolarmente.


Come visto precedentemente nei video, l'Università è uno dei primi attori attivi al processo di cambiamento della città, infatti, gli studenti universitari stessi lavoravano al progetto della macchina con pilota automatico. 
Questi piccoli robot che si vedono nell'immagine, erano un progetto universitario che per i primi periodi ha funzionato solamente all'interno dell'area del Campus, diventando poi un elemento della città. Questi oggetti in movimento camminano tra i marciapiedi della città tra l'indifferenza dei passanti e l'ammirazione dei turisti, portando al loro interno il cibo prelevato al supermercato o nei ristoranti.

In Italia ci sono delle iniziative che si muovono in tal senso, si pensi alla carta d'identità digitale, alle lezioni d'informatica in alcuni licei statali in cui s'insegna l'utilizzo di Arduino, ma restano ancora delle iniziative molto circoscritte.


Parlando più specificamente di questo nuovo mondo digitale, legato al concetto di dita, di sistema decimale, si definirà meglio com'è cambiato nel tempo.
I primi calcoli avvenivano su base geometrica, con il tempo i numeri sono diventati uno dei metodi più utilizzati.
Nascono così le prime macchine in grado di sostituire i metodi geometrici, l'abaco, il pallottoliere e si costituisce così la calcoaltrice.







Il telaio fu una delle prime macchine programmata e programmabile.

George Boul iniziò a pensare di ridefinire i numeri con un sistema molto particolare che andava a sostituirli con una serie di 1 e 0 (sistema booleano), sistema poi ripreso da Liebiniz con il Codice Binario.
É un nuovo sistema, più avanzato del codice Morse.

In seguito a quest'invenzione, la IBM Industry elabora le Punched Card, delle carte forate ognuna unica, queste vennero utilizzate per molto a lungo e succissivamente si pensò ad una loro rifunzionalizzazione come elemento di lettura. Attraverso una volvola, una luce, si andava ad irradiarle per andare a vedere lì dove vi fossero i fori, e questo, attraverso il codice binario, creava un dato

Si inizia così a costruire il primo computer, un oggetto in grado di leggere dati, le cui dimensioni non sono nemmeno paragonabili a quelle dei computer odierni, dimensioni che occupavano intere stanze e ne definivano la struttura dell'ambiente stesso.


Il problema principale era quello dimensionale, così si cerca di ridefinire le componenti in elementi molto piccoli, nasce così il Transistor, una valvola fatta in silicio, arrivando così a definire il Chip. 

In Italia con Olivetti si affermerà la figura del computer. La compagnia era stata fondata ad Ivrea come produttrice di macchine da scrivere, ma con il tempo è divenuta una delle maggiori fabbriche a produrre e commercializzare in quasi tutto il mondo, conosciuta per il design, le soluzioni ingegneristiche innovative, ma soprattutto per il rispetto del lavoro e dell'operaio.
negli anni '60 Olivetti pensa ad un "computer da tavolo" e grazie all'aiuto di importanti ingegneri come Mario Tchou nasce Programma 101.

La vera e propria nascita del personal computer avviene a San Francisco, dove una cultura liberatoria si fa strada, si crea così uno strumento per il singolo.

Inizialmente Ed Roberts volle creare i primi computer e a lui si unì Steve Jobs, l'obiettivo era anche quello di riproporlo in dimensioni umane, un elemento unico, compatto definito da una scatola.
nasce così Apple e poi tra i vari modelli Apple2 che si dimostrerà essere all'altezza delle aspettative.

Intanto Bill Gates, non si laurerà, ma bensì iniziò a lavorare a dei Sistemi Operativi che avrebbero gestito le funzioni del computer, sistemi semplici, non troppo elaborati, in grado di essere utilizzabili per tutti i dispositivi.
Inventa il DOS e iniziò così la produzione dei Software.
Gates verrà poi contattato da IBM che acquisterà il suo prodotto per i nuovi dispositivi Microsoft.

Nel frattempo si svilupperà la stampa con Xerox, ma anche la visione del contenuto dei computer su schermi digitali, schermi bitmappati, illuminati.

Ovviamente nascerà la necessità di un dispositivo che punti, selezioni e si muova nella spazio bitmappato: il Muose e il puntatore.
Vengono organizzate meglio le interfacce del dispositivo creando così i menù, le finestre a scomparsa...

I primi personal computer erano difficili da comprendere e così Apple pensò ad un nuovo sistema facilmente utilizzabile e molto intuibile: Machintosh.

Il computer è un salto di paradigma, perchè grazie a questo nuovo strumento, ad oggi indispensabile, è cambiato il modo di approcciarsi a qualsiasi tipo di lavoro.

Degli strumenti nuovi utilizzati in campo digitale sono sicuramente quelli riferiti alla realtà aumentata, che generano molto fascino in molte persone e che adesso stanno pian piano prendendo piede nella nostra società.
Uno strumento in particolare mi è sembrato interessante è il Leap Motion Controller, potremmo definirlo un mouse virtuale.
"Il Leap Motion Controller è un modulo di tracciamento ottico delle mani che cattura i movimenti delle tue mani con una precisione senza precedenti. Da XR a chioschi touchless, il Leap Motion Controller rende l'interazione con i contenuti digitali naturale e senza sforzo."







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